La fauna - Tosina

l'insediamento neolitico di
Tosina di Monzambano
Tosina di Monzambano
l'insediamento neolitico di Tosina di Monzambano
Vai ai contenuti

La fauna

I reperti
La fauna di Tosina
Gli scavi archeologici nel sito hanno permesso di rinvenire un elevato numero di resti ossei di animali sia allevati sia cacciati. L’elevato numero fa di Tosina uno dei punti di riferimenti a livello nazionale per comprendere come iniziò a svilupparsi la zootecnia dal Neolitico che è un momento cruciale per la storia dell’umanità poiché l’uomo da cacciatore/raccoglitore diventa allevatore/agricoltore.
La fauna domestica rappresenta circa l'85% della fauna complessiva.
I bovini, sfruttati per la duplice funzione carne e forza lavoro, sono mediamente grandi. Anche i suini, il cui unico sfruttamento era quello per ottenerne la carne, ed i caprovini sono di statura medio-alta, leggermente più grandi di quelli dell'età del Bronzo. Il rapporto fra questi tre importanti, per l'economia umana, animali domestici evidenziano una predominanza dei bovini sui suini e sui caprovini.
I numerosi animali selvatici (15% della fauna complessiva) rappresentano una duplice fonte di informazioni: da una parte forniscono dati sulle abitudini venatorie degli abitanti del villaggio (ed anche quanto fosse ancora praticata la caccia in quel periodo); dall’altra permettono di trarre indicazioni sugli aspetti ambientali del territorio circostante durante la frequentazione del sito.
La caccia era rivolta soprattutto allo sfruttamento dei cervidi, cervo e capriolo (anche se, molto spesso, i palchi, utili per produrre manufatti, venivano raccolti al suolo senza l'uccisione dell'animale). Importante era la caccia alla lepre rappresentata da diversi individui.
Tra i carnivori sono cacciati soprattutto animali considerati “nocivi” come la volpe ed il lupo. La caccia del tasso aveva un duplice valenza, da una parte preda per la carne e dall'altra eliminato come possibile “nocivo”. Il gatto selvatico potrebbe essere stato cacciato per la pelliccia.
L’ultimo aspetto del rapporto uomo/animale indagato a Tosina è quello che intercorre tra Uomo e Cane per cercare di individuare gli aspetti che da millenni regolano questa stretta collaborazione tra le due specie. In proposito si sottolinea il rilievo scientifico del ritrovamento di un raro scheletro intero di cane.
Progetto diretto da Raffaella Poggiani Keller
Concessione MiBACT n. 8827 del 21.03.2017
al Museo e Istituto fiorentino di Preistoria "Paolo Graziosi"
In collaborazione con Associazione Culturale Amici di Castellaro
CONTATTI
info@tosina.it
Associazione Culturale Amici di Castellaro
0376.88825 - 338.9089666
Torna ai contenuti